Papa Francesco: Pellegrinaggio famiglie a Pompei, “il nostro mondo ha bisogno di famiglie che non nascondono il loro volto”

“È confortante vedere famiglie che mostrano la bellezza e la gioia dell’amore. Il nostro mondo ha un grande bisogno di questa testimonianza! Famiglie che non nascondono il loro volto, anche quando la loro fede è provata dal dolore. Nonni, genitori e figli che, uniti nella preghiera del Rosario della Famiglia, gridano al mondo con convinzione: ‘La famiglia è viva! Viva la famiglia!’”. È quanto si legge nel messaggio che Papa Francesco, a firma del cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato a mons. Tommaso Caputo, arcivescovo prelato e delegato pontificio del Santuario della Beata Vergine Maria del Santuario di Pompei, in occasione del Pellegrinaggio nazionale delle Famiglie per la famiglia che si svolge da Scafati a Pompei, patrocinato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo. “Niente più della preghiera in famiglia schiude le porte di una casa alla presenza del Signore. Niente più della preghiera di lode commuove e muove il cuore misericordioso di Dio – continua il messaggio -. Niente più della preghiera di intercessione ci fa sperimentare la passione di Dio per quanti gemono, soffrono e invocano salvezza”. Il Papa riconosce che le famiglie riunite a Pompei fanno “della preghiera corale e della sua manifestazione pubblica il più forte legame intergenerazionale e la più efficace via per la trasmissione della fede”. “Vi premurate di farlo in un tempo che a volte vorrebbe escludere Dio dalla storia umana, proprio a partire dalla vita familiare”. L’auspicio del Papa è che “il pellegrinaggio ridesti l’attenzione sul protagonismo ecclesiale e sociale della famiglia, perché sia sempre più promossa nel Paese la cultura della vita, in ogni sua stagione, che è la via sicura per costruire un mondo più attento alla promozione dell’uomo e della sua dignità integrale e trascendente”. Francesco “incoraggia tutte le famiglie a “perseguire sempre l’ideale grande della santità familiare, perché ogni casa diventi scuola del Vangelo della famiglia, scuola di fedeltà e di sincerità, scuola di pace e di perdono, scuola di ascolto e di riconciliazione, scuola di comunione e di solidarietà”. Infine, il Papa chiede un impegno alle famiglie riunite a Pompei: “Il Papa chiede che diventino sempre più oggetto della vostra cura e del Vostro accompagnamento le famiglie più fragili, quelle che vivono il dramma della separazione, le più indigenti, quelle che non trovano lavoro o che l’hanno perduto, quelle costrette a migrazioni forzate o colpite da calamità, quelle afflitte da sofferenze e da lutti. Ugualmente Egli raccomanda che non siano dimenticate le coppie di sposi più giovani e quelle più anziane, come pure i fidanzati e i vedovi”.

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