Papa Francesco: Borghesi (Università Perugia), “con la Teologia della tenerezza la Verità si manifesta nel mondo come Misericordia”

“La Teologia della tenerezza non indica, in Francesco, una declinazione riduttivamente sentimentale del messaggio cristiano. Essa denota una modalità di essere per cui la Verità si manifesta nel mondo come Misericordia senza, con ciò, venir meno nel suo aspetto di Verità”. Lo ha detto Massimo Borghesi, docente di Filosofia all’Università di Perugia, intervenendo stamani al convegno “La teologia della tenerezza in Papa Francesco”, in corso ad Assisi. Due i fattori indicati dal filosofo. Il primo è “la consapevolezza che la condizione umana, oggi, è caratterizzata da una progressiva apatia, da una insensibilità che si traduce in lontananza umana e spirituale”. Il secondo motivo, che spiega la Teologia della tenerezza secondo Borghesi, è “la metafora della Chiesa come ospedale da campo”. “Due dimensioni, per Bergoglio, indissociabili”. “Il cristiano in quanto testimone diviene colui che ‘si nasconde, pieno di tenerezza, in quei piccoli gesti, gesti di prossimità, dove tutta la parola si fa carne’ – ha evidenziato il docente -. Dio ci salva con una prossimità carica di tenerezza. Quella di Francesco, come sottotitola Waler Kasper il suo volume, è ‘La rivoluzione della tenerezza e dell’amore’. Un mondo orfano richiede una testimonianza colma di tenerezza”. È così che, secondo Boeghesi, “il vero non può essere dissociato dal bene e dal bello, diversamente la testimonianza cristiana non è credibile”. “Conoscere e amare, la mente con il cuore e le mani, devono essere uniti. La Teologia della tenerezza presuppone una rinnovata unità dell’umano, un approccio a esso tale da ridare speranza a un mondo ‘curvo’, a causa di un male senza redenzione”.

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