Arabia: mons. Hinder (vicario apostolico), “la nostra Chiesa formata da credenti provenienti da tutto il mondo”

“Tutti i nostri fedeli sono stranieri e senza cittadinanza. Quindi siamo letteralmente una Chiesa pellegrina, una Chiesa in cammino”. Lo dice il vicario apostolico dell’Arabia meridionale, mons. Paul Hinder, in un’intervista rilasciata al settimanale diocesano di Vicenza, “La Voce dei Berici”. “Negli Emirati Arabi Uniti almeno l’80% dei residenti sono stranieri che lavorano nei diversi settori – spiega il presule -. Tra loro troviamo molti cattolici soprattutto dalle Filippine, dall’India e da molti altri Paesi del mondo, inclusi i Paesi di lingua araba con minoranze cristiane di antica tradizione. Quella descritta da mons. Hinder è “un’esperienza di una chiesa viva e gioiosa”. “Malgrado certe tensioni, dovute alla multi-nazionalità e multi-ritualità della nostra Chiesa, trovo un clima di accettazione reciproca, o meglio, di ‘cattolicità’ che ho raramente trovato altrove”. Una novità riguarda i luoghi di culto nel Paese: “Abbiamo negli Emirati Uniti otto parrocchie. Tra poco saranno nove, perché stiamo iniziando la costruzione di una chiesa nella regione occidentale di Abu Dhabi”. Il vicario apostolico racconta anche che “Papa Francesco è molto stimato da parte dei musulmani”. “Lui stesso è ben informato su ciò che capita in questa parte del mondo. Si è espresso preoccupato diverse volte non soltanto riguardo la situazione in Iraq e Siria, ma pure nello Yemen”.

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