Myanmar: Amnesty, “vergognosa la difesa di Aung San Suu Kyi sulla condanna di due giornalisti della Reuters”

Amnesty international giudica oggi “vergognosa” la difesa da parte della consigliera di Stato del Myanmar Aung San Suu Kyi della recente condanna dei due giornalisti dell’agenzia Reuters Wa Lone e Kyaw Soe Oo a diversi anni di carcere per aver denunciato il dramma della minoranza Rohingya nello Stato interno del Rakhine. “È un vergognoso tentativo di difendere l’indifendibile. Sostenere che questo caso non abbia ‘nulla a che vedere con la libertà di espressione’ e che i due giornalisti ‘non sono stati condannati in quanto giornalisti’ è un deludente travisamento dei fatti”, ha dichiarato Minar Pimple, direttore delle Operazioni globali di Amnesty International. “Wa Lone e Kyaw Soe Oo sono stati condannati sulla base di una legge durissima e risalente al periodo coloniale che è stata impropriamente utilizzata per bloccare la loro inchiesta sulle agghiaccianti atrocità in corso dello stato di Rakhine. Dal loro arresto alla condanna, non si è trattato altro che di un palese attacco alla libertà di espressione e al giornalismo indipendente in Myanmar”, ha proseguito Pimple. “Affermare che la legge sia stata seguita alla lettera vuol dire non rendersi conto di cosa significa la sua applicazione, che peraltro ricorda il comportamento tenuto dai militari di Myanmar quando era la stessa Aung San Suu Kyi a essere privata della libertà. La condanna internazionale nei confronti dell’atteggiamento di Aung San Suu Kyi è assolutamente comprensibile. Lei dovrebbe vergognarsi”, ha concluso Pimple.

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