Educazione: Intersos, al via la campagna “la scuola salva la vita”

Sono 124 milioni i bambini tra i 6 e i 14 anni che non possono andare a scuola. In sostanza, un minore in età scolare su cinque è escluso dal sistema scolastico. Per la maggioranza vivono in Paesi afflitti da guerre, violenze, disastri naturali o fenomeni di povertà estrema. Per informare e sensibilizzare sull’importanza dell’educazione per i bambini in contesti di emergenza, affinché possano ricevere le conoscenze necessarie per costruire in maniera dignitosa il proprio futuro, Intersos lancia la campagna “La scuola salva la vita”. “L’educazione in emergenza è una componente fondamentale dell’approccio multisettoriale alla protezione che caratterizza il nostro intervento nei Paesi nei quali operiamo – dichiara Kostas Moschocoritis, segretario generale di Intersos –. Non soltanto è un diritto ma è anche una priorità dell’intervento umanitario, perché fornisce una protezione fisica e psicosociale che può contribuire a salvare vite umane in situazioni di conflitti, violenze, sfollamenti forzati e disastri naturali”. Intersos ha fornito negli ultimi mesi aiuti in Sud Sudan, Paese al mondo con il più alto numero di minori fuori dal sistema scolastico e dove il tasso di descolarizzazione dei bambini che dovrebbero frequentare la scuola primaria in alcune aree, come lo Unity State, particolarmente colpite dal conflitto degli ultimi anni, raggiunge il 90%. È stato inoltre presente in Iraq, che – come la Siria – rappresenta l’esempio di un Paese con un sistema scolastico precedentemente sviluppato nel quale la guerra rischia di lasciare un’intera generazione senza istruzione. L’intervento di Intersos è arrivato anche in Somalia, dove il grave e cronico conflitto interno degli ultimi due decenni ha portato al collasso delle strutture statali, incapaci di offrire servizi minimi alla popolazione. Lo scorso anno, grazie a Intersos, oltre 15mila minori hanno potuto accedere all’istruzione di base.

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