Venezia75: don Bianchi (Acec), “sale esperienza di comunità, Netflix no”

“Il tema della socialità e dei luoghi di comunità è prioritario nella fruizione di esperienze culturali. Per noi diviene prioritario quindi che la sala non è solo uno dei strumenti per i prodotti culturali, come potrebbe essere una piattaforma come Netflix, ma è anche una esperienza di comunità”. Lo dice al Sir don Adriano Bianchi, presidente dell’Associazione cattolica esercenti cinema (Acec), commentando la vittoria a Venezia75 del film “Roma” di Alfonso Cuaron, prodotto dal colosso mondiale dello streaming, che per molti è considerato “nemico” delle sale. “Il fatto di fruire insieme e vivere come comunità un’esperienza culturale è un valore che va al di là di quello del prodotto e del contenuto che viene proposto e dei termini economici e commerciali – aggiunge il presidente di Acec –. C’è in ballo un valore ecclesiale e l’istanza della comunità è sempre prioritaria”. Infine, allo Stato si chiedono “quelle salvaguardie che permettono di mantenere vivo questo valore”. “Le finestre per fare uscire un film che non sia in contemporanea con lo streaming servono a salvaguardare anche questo”.

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