Suor Eppinger beata: card. Becciu, “esorta gli europei a un amore accogliente”

“La sua testimonianza insegna tuttora cosa è l’autentico amore cristiano: non un’idea astratta, ma un servizio agli altri specie ai più deboli e poveri. In tutta la sua vita, la beata Alfonsa Maria Eppinger ha testimoniato che Gesù non è venuto solo a parlarci dell’amore del Padre, ma ha incarnato personalmente la sua immensa misericordia”. Lo ha detto ieri il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il card. Angelo Becciu, nella sua omelia pronunciata nella cattedrale di Straburgo, in occasione della beatificazione di Alfonsa Maria (Elisabetta) Eppinger, fondatrice della Congregazione delle Suore del Santissimo Salvatore. Il porporato ha presentato due “punti ascetici focali”, che hanno segnato la vita di questa “singolare donna”. Il primo è “conoscere i desideri di Dio” e mai “offenderlo” con il peccato; l’altro è “seguire tali desideri compiendo la Sua volontà”. Il card. Becciu ne ha ricordato il carisma, imperniato sulla misericordia di Dio: “recarsi nella casa dei poveri per rispondere alle loro necessità di ordine spirituale e materiale mediante la pratica delle opere di misericordia”. È così che “la sua esperienza è uno stimolo ad amare le persone che incontriamo ogni giorno, diventando per esse strumento dell’amore misericordioso di Dio”. Infine, nel celebrare il rito della beatificazione a Strasburgo, “cuore dell’Europa”, il cardinale, guardando la vita della beata Alfonsa Maria, ha lanciato un “pressante” appello all’intero continente europeo, “sempre più tentato dall’egoismo e dal ripiegamento su sé stesso”. “Questa donna coraggiosa e forte – ha concluso – esorta tutti gli europei ad avere il cuore grande, a dimostrare un amore sollecito e accogliente, che sappia venire incontro a chi ha bisogno: i deboli, gli sconfitti, gli scartati, quanti fuggono da situazioni di guerra, di violenza, di persecuzione”.

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