Disabilità: Uildm, “ancora pochi docenti di sostegno, servizi di trasporto e assistenza. E troppe barriere architettoniche”

Carenza di docenti di sostegno specializzati, mancata realizzazione di piani didattici personalizzati, ancora troppe barriere architettoniche nelle scuole, carenza di servizi di trasporto gratuito e di assistenza: sono alcune tra le tante criticità che mettono in pericolo il diritto allo studio dei 250.000 alunni con disabilità che in questi giorni tornano sui banchi di scuola. Ad accoglierli 139.000 insegnanti per il sostegno, a cui se ne sono aggiunti circa 13mila recentemente stabilizzati dal governo. A fare presente la situazione è la Uildm,Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. Secondo la Fish (Federazione italiana superamento dell’handicap) mancano ancora all’appello circa 40mila posti di ruolo di docenti specializzati nel sostegno. Il rischio è che molti ragazzi si vedano cambiare insegnante nel corso dell’anno scolastico compromettendo il loro percorso educativo. “Un intervento senz’altro positivo quello del governo ma non sufficiente a garantire continuità didattica e a fare in modo che tutti i bambini e i ragazzi con disabilità possano seguire le lezioni ogni giorno”, dichiara Anna Mannara, consigliere nazionale Uildm. Circa l’80% degli alunni ha cambiato due insegnanti di sostegno nel corso dell’ anno e il 48% ne ha cambiati 3. Il 15% ne ha cambiati 4 e il 6% ha cambiato addirittura 5 insegnanti di sostegno nel corso dell’anno (dati Fish). Secondo l’Istat, il 7% degli alunni con disabilità nella scuola primaria e il 6% nella scuola secondaria di primo grado non è autonomo in una delle seguenti attività: spostarsi, mangiare, andare in bagno. “In molti casi l’insegnante di sostegno non basta – continua Anna Mannara -. Laddove l’alunno non sia autonomo nella mobilità, nel mangiare o andare in bagno, deve poter contare del supporto fornito da un’altra figura professionale, l’assistente all’autonomia e alla comunicazione o assistente ad personam”. A carico degli enti locali dovrebbe essere anche il servizio di trasporto dal domicilio alle strutture scolastiche, “non sempre garantito per mancanza di fondi e di competenza dopo la soppressione delle Province nel 2014”. Inoltre, secondo la Corte dei Conti, per l’anno scolastico 2017/2018 su un totale di 39.847 edifici attivi, più di 10mila non risultano in regola con la normativa sulle barriere architettoniche.

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