Diocesi: Bolzano-Bressanone. P. Kössler, “un chirurgo sa che il paziente dorme, il parroco spera che la gente non si addormenti”

“Che cosa hanno in comune un chirurgo e un parroco?”. Lo ha chiesto, ieri mattina, p. Ulrich Kössler, nuovo parroco di Gries a Bolzano. A dare una risposta è stato lo stesso 43enne bolzanino, che fino al 2010 (anno in cui ha deciso di abbracciare la vita religiosa e di entrare nel convento dei benedettini) ha lavorato come chirurgo pediatrico all’ospedale di Bolzano. “Sia il chirurgo che il parroco lavorano per gli uomini – spiega –, entrambi si lavano le mani prima di iniziare il loro lavoro ed entrambi indossano abiti particolari. Entrambi stanno davanti ad un tavolo e lavorano con le mani. Entrambi devono essere concentrati quando lavorano, perché hanno a che fare con qualcosa di importante e di sacro”. Ma non è tutto. “C’è però una differenza – aggiunge p. Kössler –: il chirurgo sa che il paziente dorme, mentre un parroco spera che la gente non si addormenti, o meglio è responsabilità di un parroco far sì che la comunità parrocchiale sia viva e cresca”. Da qui il richiamo alla corresponsabilità di tutti i cristiani nella vita della comunità: “La parrocchia non è il parroco, ma sono le persone da cui è composta, che collaborano con entusiasmo, che divengono corresponsabili nel rendere presente, qui e ora, nel mondo il regno di Dio”.

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