#PerMilleStrade: don Abascià (Puglia), “a Roma ci aspettiamo di essere incoraggiati in un processo di cambiamento”

“Essere confermati in un cammino di fede, consegnare i nostri cammini e sentirli rilanciati nella nostra terra”, dove “ritornare in maniera nuova”. Lo dice don Davide Abascià, responsabile della Pastorale giovanile della Conferenza episcopale della Puglia, presentando le attese dei 3.500 giovani pugliesi che parteciperanno all’iniziativa “Per mille strade”, il cammino di preparazione all’incontro con Papa Francesco (11 e 12 agosto, Roma) in vista del Sinodo dei vescovi di ottobre. “La nostra esperienza di fede non deve essere rintanata, ‘parrocchiosa’, perciò sulle magliette dei giovani pugliesi che saranno a Roma ci sarà stampata la frase del Papa: ‘Chi non rischia non cammina’”, annuncia il sacerdote. Inoltre, andando nella Capitale i giovani pugliesi “chiedono agli adulti di credere un po’ di più in loro, di scommettere su di loro, di mettersi a loro disposizione e di favorire una esperienza autentica di fede e vita”. I giovani hanno vissuto la preparazione all’incontro di Roma “dandosi l’opportunità di essere ascoltati”. A Roma, spiega don Abascià, “porteremo innanzitutto il calore umano della nostra terra”; poi “il desiderio di farci sentire. Ci portiamo dentro un senso di inferiorità. Vogliamo dimostrare che non siamo soltanto emigranti per studio e lavoro ma che vogliamo rimanere nella nostra terra, studiando e lavorando”. Infine, la volontà di portare l’impegno per “cambiare a partire dalla nostra terra, di essere incoraggiati in un processo di cambiamento, a partire dai nostri cammini di vita, scacciando l’apatia e la sterile routine”, prosegue il sacerdote. L’augurio per il dopo-Roma è che questa esperienza “possa aprire nelle diocesi pugliesi un modo nuovo di fare pastorale, non di eventi ma di percorso”.

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