![](https://old.agensir.it/wp-content/uploads/2017/11/Sud-Sudan-Tommy4-755x491.jpg)
Più di 100 bambini sono stati rilasciati da due gruppi armati in Sud Sudan, portando quest’anno il numero totale di minorenni liberati ad oltre 900. Questa è stata la quarta cerimonia di rilascio nel 2018 e, come i due eventi precedenti, si è svolta nella città di Yambio, nel sud del Paese. Ulteriori rilasci sono previsti nei prossimi mesi. “I progressi compiuti quest’anno ci danno motivo di sperare che un giorno tutti i 19.000 bambini ancora nelle file dei gruppi armati e delle forze armate potranno tornare alle loro famiglie”, ha dichiarato Mahimbo Mdoe, rappresentante Unicef in Sud Sudan. “Fino al raggiungimento di questo obiettivo, il lavoro per porre fine all’utilizzo e al reclutamento dei bambini deve continuare”. La maggior parte dei 128 (90 maschi; 38 femmine) bambini rilasciati proviene dal South Sudan national liberation movement (Ssnlm) – che nel 2016 ha firmato un accordo di pace con il governo e sta ora integrando i suoi ranghi nell’esercito nazionale – mentre un piccolo numero è stato rilasciato dal Sudan people’s liberation army-In opposition (Spla-Io). Durante la cerimonia, i bambini sono stati formalmente disarmati e rivestiti con abiti civili. Ora verranno effettuati screening medici e riceveranno sostegno psicosociale nell’ambito del programma di reinserimento, attuato dall’Unicef e dai suoi partner. Quando i bambini rientreranno a casa, le loro famiglie riceveranno dal Wfp assistenza alimentare per tre mesi per sostenerne il reinserimento iniziale. I bambini riceveranno inoltre una formazione professionale volta a migliorare il reddito familiare e la sicurezza alimentare. Non essere in grado di sostenersi economicamente può essere un fattore chiave per associare i bambini ai gruppi armati. Oltre agli aiuti di sussistenza, l’Unicef e i suoi partner garantiranno ai bambini rilasciati l’accesso al sostegno psicosociale, a servizi educativi specifici per età nelle scuole e a centri di apprendimento accelerato. I rilasci sono frutto degli sforzi congiunti di Unicef, Unmiss e i partner governativi. “I negoziati con le parti in conflitto richiedono notevole energia e impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti”, ha dichiarato Mdoe. “Sono molto grato ai nostri partner e alle nostre controparti del governo per i loro sforzi a favore dei bambini del Sud Sudan”. L’Unicef Sud Sudan richiede 45 milioni di dollari per sostenere il rilascio, la smobilitazione e il reintegro di 19.000 bambini nei prossimi tre anni.