Sisma in Indonesia: Save the Children, “in alcune aree di Lombok 8 case su 10 distrutte. Preoccupati per i bambini”

“Ci sono state varie scosse di assestamento durante la notte come ci riferiscono i nostri operatori sul posto, e le persone sono scosse e traumatizzate, soprattutto i bambini che hanno vissuto il secondo terremoto in una settimana”: lo ha dichiarato Silverius Tasman, dell’organizzazione Yayasan Sayangi Tunas Cilik, partner in Indonesia di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che dal 1919 lotta a tutela dei bambini. Nell’isola di Lombok secondo gli ultimi dati i morti sarebbero 140, con centinaia di feriti. “Nonostante la revoca dell’allarme tsunami, le persone sono disorientate e fuggono in preda alla paura. A Lombok manca la corrente elettrica e questo rende le comunicazioni molto difficili  – racconta -. L’epicentro del terremoto era molto vicino al nostro ufficio che è stato gravemente danneggiato. Uno dei nostri operatori ci segnala che in una parte dell’isola 8 case su 10 sono distrutte o gravemente danneggiate. Ci aspettiamo che con il prosieguo delle operazioni di ricerca e soccorso da parte delle autorità il numero delle vittime possa crescere ulteriormente”. Tasman esprime preoccupazione per “l’incolumità, la salute e la  sicurezza dei bambini. I loro bisogni specifici devono essere considerati nella risposta del governo e delle agenzie di soccorso che stanno facendo fronte al disastro. Noi abbiamo lanciato un intervento specifico e stiamo spedendo sul posto i generi di prima necessità. Continueremo intanto a portare aiuto immediato ai bambini nell’area e ad assicurarci che siano salvi e protetti in questi momenti così difficili”.

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