Diocesi: L’Aquila, cinquanta anni di sacerdozio per il nunzio Orlando Antonini. Card. Petrocchi, “uomo pronto a spalancare l’anima su tutta l’umanità”

“Un uomo pronto a spalancare l’anima su tutta l’umanità e, al tempo stesso, capace di custodire e valorizzare la sua ‘identità’ aquilana”. Così il card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, ha tratteggiato la personalità del nunzio apostolico mons. Orlando Antonini nel saluto pronunciato in occasione della celebrazione eucaristica per il cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Per il card. Petrocchi, quella di mons. Antonini è “una vita spesa, con passione evangelica, a servizio della Chiesa e della comunità sociale”. Dopo l’ordinazione sacerdotale e vari incarichi pastorali ricoperti nella diocesi dell’Aquila, mons. Antonini ha iniziato il suo percorso nella diplomazia vaticana, che lo ha portato a svolgere – ha sottolineato il porporato – un ministero a “dimensione-mondo”: dall’America Latina, all’Africa; dal Medio oriente, all’Asia; dall’Europa occidentale ai Paesi Balcanici. “In questi contesti ‘difficili’ – ha osservato Petrocchi – mons. Antonini si è mosso con intelligenza ben attrezzata e saggezza collaudata, mantenendo il passo paziente, graduale e sicuro del robusto montanaro”. “La sua dedizione alla Chiesa universale, come nunzio apostolico, non ha allentato o sfibrato il legame con la terra d’origine”, ha proseguito il cardinale, rilevando che “anzi, la lontananza geografica lo ha portato a stringere, ancora di più, i nodi del cuore con la sua gente”. Di mons. Antonini, Petrocchi ha ricordato anche “la solida e articolata preparazione culturale”. Il cardinale ha poi rivelato che “ho imparato, negli anni di ministero in questa terra, ad apprezzare mons. Antonini come pastore buono e come amico affidabile”. “Nei momenti di letizia e in quelli attraversati dalla sofferenza, l’ho avvertito vicino e solidale. Mons. Antonini ha offerto, in ogni circostanza, sollecitudine attenta e delicatezza generosa, animata da rispetto, equilibrio e sincera gratuità. Insomma, un uomo di Dio e, proprio per questo, un uomo veramente umano”.

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