Comunicazione: Retinopera, il 1° ottobre a Roma seminario “Non si accende una lampada per metterla sotto il moggio”

Sarà “Non si accende una lampada per metterla sotto il moggio” il titolo del seminario sulla comunicazione nell’era digitale che si svolgerà a Roma, lunedì 1° ottobre per iniziativa di Retinopera. “La storia recente del nostro Paese testimonia che i luoghi in cui si formano consensi ed opinione pubblica sono cambiati. Un tempo – scrivono il coordinatore Gianfranco Cattai e il segretario Sonia Mondin – le parrocchie, le famiglie e le sezioni di partito intermediavano contenuti e valori per la stragrande maggioranza della popolazione”. “Oggi – proseguono – i social sono diventati le moderne ‘arene virtuali’ nelle quali gran parte di contenuti ed idee, valori e (dis)valori circolano, in un contesto naturalmente meno favorevole al dialogo e allo sviluppo di relazioni umane integrali”. “Come cristiani – sottolineano Cattai e Mondin – non possiamo però rifiutare la sfida solo perché essa si svolge in un luogo che non ha tutte le caratteristiche ideali che desidereremmo, ma i ‘social’ sono uno dei luoghi nei quali dobbiamo incontrare gli uomini del nostro tempo e per farlo dobbiamo diventare comunicatori più efficaci. Nella rete lo sfogo, la rabbia, l’inventiva hanno bisogno di essere controbilanciati da dialoghi, inviti alla riflessione, empatia e trasmissione di contenuti e di testimonianze positive, e per fare questo tutti gli uomini di buona volontà sono convocati!”. Il seminario, ospitato dalle 16.30 nella sala Pio XI in piazza San Calisto 16, sarà introdotto da Cattai e Mondin. Coordinati da Leonardo Becchetti, interverranno Bruno Mastroianni (giornalista e social media manager), Pier Cesare Rivoltella (direttore del Cremit dell’Università Cattolica di Milano), padre Antonio Spadaro (direttore de La Civiltà Cattolica). Altri contributi saranno offerti da Gigio Rancidio (social manager di Avvenire), Luciano Regolo (condirettore di Famiglia Cristiana), Mauro Monti (capo ufficio web di Tv2000) e Pierino Martinelli (direttore di Unimondo).

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