Preghiera ecumenica Assisi: arcivescovo Ntahoturi (anglicano), “chi andrà a lavorare nel vigneto e chi affronterà quelli che ne abuseranno?”

Parte dal prologo del Vangelo di san Giovanni l’arcivescovo Bernard Ntahoturi, rappresentante dell’arcivescovo di Canterbury presso la Santa Sede e direttore dell’ Anglican Centre di Roma, nella sua riflessione al primo incontro di preghiera ecumenica per il creato che si è aperto questa sera ad Assisi (31 agosto – 1° settembre) per iniziativa del Movimento cattolico globale per il clima e del Comitato direttivo di “Tempo del Creato” in collaborazione con i vescovi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Gubbio, il Sacro Convento di Assisi e l’Istituto Serafico. “Come cristiani – osserva -, ci riuniamo come persone di diverso tipo, genere e condizione, con diversi linguaggi, posizioni ed opinioni. Eppure, tutti noi riconosciamo un Dio, una fede, un Battesimo, e rivendichiamo un unico Dio e Padre di tutti noi”. Rievocando quindi il racconto evangelico di Matteo dei due figli chiamati dal padre a lavorare nel vigneto, Ntahoturi definisce il vigneto “un’antica immagine del creato” e ricorda che “il vigneto umano ha bisogno di giardinieri di giustizia cosicché i suoi frutti crescano protetti, siano condivisi e nessuno al di fuori del cancello rimanga affamato”. La domanda “oggi è: siamo disposti a cooperare e divenire co-creatori?”. “In questo pianeta soggetto a cambiamenti – sottolinea l’arcivescovo – la sopravvivenza per i più poveri tra noi diventerà sempre più difficile”. “Chi andrà – l’interrogativo finale – a lavorare nel vigneto e chi affronterà quelli che ne abuseranno o lo rovineranno?”.

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