Commissione Ue: consultazione sull’ora legale, esperienza “negativa”. Al sondaggio partecipa lo 0,04% degli italiani

(Bruxelles) Secondo la Commissione, “più dei tre quarti dei rispondenti (76%)” al sondaggio on line sull’ora legale, “ritengono che il cambio dell’ora due volte l’anno sia un’esperienza ‘molto negativa’ o ‘negativa’”. Per giustificare una “eventuale abolizione del cambio dell’ora i rispondenti hanno avanzato considerazioni legate agli effetti negativi sulla salute, a un aumento degli incidenti stradali o all’assenza di un risparmio energetico”. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha inserito la questione dell’ora legale nell’agenda politica come parte del suo impegno “a concentrarsi sulle questioni importanti e lasciare che gli Stati membri prendano le decisioni laddove si trovino nella posizione migliore per farlo”. La consultazione pubblica sulle disposizioni relative all’ora legale è stata organizzata dalla Commissione europea “nell’ambito della valutazione delle disposizioni attualmente in vigore sul cambio dell’ora in Europa e fa seguito a una risoluzione del Parlamento europeo adottata nel febbraio 2018 e alle richieste di Stati membri, soggetti interessati e cittadini”. La proposta legislativa che la Commissione è ora tenuta ad avanzare, e che andrà per competenza agli organismi legislativi dell’Ue (Parlamento e Consiglio), dovrebbe orientarsi a dare priorità all’ora solare.
Il Paese in cui si è registrata una maggiore partecipazione al sondaggio è la Germania, con il 3,79% dei rispondenti (percentuale sulla popolazione nazionale); seguono Austria (2,94%), Lussemburgo (1,78%). Tutti gli altri Paesi segnano dati di partecipazione inferiori all’1 per cento (Italia 0,04%).

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