Scuola: Brescia, il 6 e il 7 settembre il convegno di Scholé “Educazione fra natura e storia”

Brescia tornerà ad ospitare, giovedì 6 e venerdì 7 settembre, “Scholé”, appuntamento che ogni anno chiama a raccolta i pedagogisti italiani, soprattutto quelli d’ispirazione cristiana. Il convegno, sul tema “Educazione fra natura e storia”, si svolgerà presso il Centro di spiritualità “Mater Divinae Gratiae”.
“Nella nostra tradizione culturale – spiega Luciano Pazzaglia, ordinario di Storia delle istituzioni scolastiche all’Università Cattolica e segretario generale di Scholé – la storia ha da sempre costituito il fondamento dell’educazione delle nuove generazioni, ma negli ultimi tempi il valore formativo della dimensione storica è messo sempre più in discussione”. “Questa tendenza – prosegue – è dovuta non solo alla crisi delle ideologie e alla frammentazione spirituale e culturale indotta dalla post-modernità, ma anche all’affermarsi delle cosiddette discipline senza tempo, cui si sono ultimamente aggiunte le scienze neurocognitive e le discipline della comunicazione”.
Il convegno potrà godere del contributo di studiosi di discipline teologiche, filosofiche, pedagogiche, e neuroscienziati. In particolare, il programma annunciato, prevede nel pomeriggio di giovedì 6 settembre, sotto la presidenza di Domenico Simeone, docente di Pedagogia generale e sociale all’Università Cattolica, una relazione di apertura di mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto (“Educazione e storia. La sfida educativa tra compagnia, memoria e profezia”), quindi l’intervento del filosofo Vicenzo Costa (“La storia. Utilità o danno per l’educazione?”), e a seguire un dibattito aperto da un intervento di Milena Santerini, ordinario di pedagogia interculturale dell’Università Cattolica di Milano.
Venerdì 7 settembre i lavori continueranno, sotto la presidenza di Amelia Broccoli, docente di Epistemologia pedagogica all’Università di Cassino, con le relazioni del pedagogista Antonio Bellingreri (“Storicità e trascendenza nella consegna educativa”) e della neurologa Gabriella Bottini (“L’educazione tra natura e storia”), cui seguirà un dibattito introdotto da Maurizio Fabbri, ordinario di Pedagogia generale e sociale all’Università di Bologna.

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