Politica e società: Truffelli (Azione Cattolica), “se non pensato e costruito insieme, il futuro del Paese sarà disumano”

Preoccupazione per un Paese “attraversato da un crescente senso di rancore e insoddisfazione”, che “sembra voler dimenticare la propria identità profondamente solidale e che si divincola in continue polemiche portate avanti a forza di tweet”. Ad esprimerla in un’intervista al Sir è il presidente dell’Azione Cattolica italiana Matteo Truffelli delineando l’attuale scenario politico-sociale dell’Italia. Truffelli parla di “dibattiti molto spesso sconnessi dalla realtà e che ci tengono a bagnomaria, immersi in una campagna elettorale permanente che non lascia spazio alcuno per il confronto reale, per la concreta e seria azione amministrativa, per l’assunzione di scelte mirate al cambiamento. Per la buona politica, insomma”. Con un grave rischio: quello di “smarrire le ragioni del nostro stare insieme. Di perdere il senso, e anche il gusto, di progettare il futuro in maniera condivisa. Come nazione, ma anche come Europa, come umanità”. Secondo il presidente di Ac, parlare oggi di “unità della famiglia umana” può sembrare “quasi una provocazione, una di quelle aspirazioni che con facilità ma anche con cinismo vengono sbrigativamente liquidate come ‘buoniste'”. Ma non è così, avverte: “O il futuro che ci attende sarà un futuro comune, pensato e costruito insieme, o sarà un futuro dominato dall’ingiustizia e dalla violenza. Un futuro disumano”.

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