Perù: il Consiglio interreligioso condanna atti di xenofobia verso migranti venezuelani

Il Consiglio interreligioso del Perù, costituito dalla Conferenza episcopale (Cep), dalle rappresentanze della Chiesa ortodossa, delle altre Confessioni cristiane e di altre religioni (tra cui ebrei, musulmani e buddisti) ha rivolto un appello ai fedeli e a tutta la società peruviana a cessare qualunque atto di xenofobia verso i migranti venezuelani che stanno arrivando nel Paese. In una nota i rappresentanti delle varie religioni, in seguito a vari episodi di intolleranza e attacchi sia nei social network che a livello sociale (tra cui casi di molestie sessuali e bullismo verso i ragazzi), scrivono: “Condanniamo ogni manifestazione xenofoba contro rifugiati e migranti. Tutti noi esseri umani siamo stati creati a immagine e somiglianza del nostro creatore, che ama tutto il mondo”. La nota ricorda che molti cittadini venezuelani hanno dovuto emigrare dal loro Paese per cercare migliori opportunità e che è dovere dei peruviani garantire una “vita degna” ai venezuelani che entrano nel Paese.
Non manca una sollecitazione ai governanti perché facilitino l’integrazione dei migranti in ambito economico, sociale e culturale. I rappresentanti religiosi ricordano poi che “la Costituzione politica del nostro Paese riconosce agli stranieri, allo stesso modo dei peruviani, i diritti a lavorare liberamente sottostando alla legge, alla pace, alla tranquillità, al godimento del tempo libero e al riposo, così come a godere di un ambiente equilibrato e adeguato allo sviluppo della propria vita”.

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