Incontro Bartolomeo-Kirill: mons. Coda (Commissione mista dialogo), “obiettivo che guida la ‘politica’ ecumenica della Chiesa cattolica è la logica dell’attesa e del sostegno gratuito e indiscriminato”

(Foto: AFP/SIR)

“L’atteggiamento di Papa Francesco e della Chiesa cattolica in generale è quello, da un lato, di pieno rispetto della vita interna delle Chiese ortodosse anche nell’impegno a crescere nelle loro relazioni reciproche e, dall’altro, di sincero approfondimento del dialogo e della comunione con ciascuna di queste Chiese, come si evince – nel nostro caso – dai rapporti sempre più intensi e cordiali sia con la Chiesa di Costantinopoli sia con la Chiesa di Mosca”. Con questo “stato d’animo”, la Chiesa cattolica seguirà l’atteso incontro domani, venerdì 31 agosto, al Fanar tra il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo. A descriverlo in una intervista al Sir è mons. Piero Coda, membro della Commissione teologica internazionale e, dal 2005, della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse nel loro insieme. “L’obiettivo, dunque, che guida la ‘politica’ ecumenica della Chiesa cattolica – spiega – è l’opposto di quel ‘divide et impera’ che potrebbe puntare a trarre vantaggio dalle difficoltà e divisioni tra i propri interlocutori. È, piuttosto, la logica dell’attesa, della pazienza, del sostegno gratuito e indiscriminato, della speranza che nasce dalla fede in Gesù, il principe della pace. La ricaduta fondamentale che si può auspicare è quella che tutti ci s’impegni con crescente consapevolezza, efficacia e perseveranza nella costruzione della comunione, a tutti i livelli, in modo che le divergenze siano affrontate con l’occhio della fede e dell’amore, a servizio dell’unica missione”.

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