Cura del creato: Patriarca Bartolomeo, “non rimanere impassibili davanti alla crisi ecologica”

“Quanto sbagliato è il credere che nel passato tutto fosse migliore, tanto è assurdo chiudere gli occhi davanti a quanto succede oggi. Il futuro non appartiene all’uomo che ricerca incessantemente piaceri artificiali e nuove soddisfazioni, che vive per il proprio io e ignora il prossimo, all’uomo dello spreco provocante, né all’ingiusto e allo sfruttatore dei deboli. Il futuro appartiene alla giustizia e all’amore, alla civiltà che partecipa alla solidarietà e al rispetto della integrità della creazione”. Lo afferma il Patriarca ecumenico Bartolomeo nel messaggio per la Giornata di preghiera per la salvaguardia del creato 2018, che sarà celebrata il 1° settembre. Per Bartolomeo, “nessun ideale nel cammino dell’umanità nella storia ha valore, se non comprende anche la speranza di un mondo che funzioni come ‘casa’ reale dell’uomo, in un’epoca durante la quale la minaccia continuamente in aumento verso l’ambiente naturale ha in gestazione una catastrofe ecologica mondiale”. “Questa evoluzione – ammonisce il Patriarca – è la conseguenza di una scelta specifica di un modo di sviluppo economico, tecnologico e sociale, che non rispetta né il valore della persona umana, né la sacralità della natura. È impossibile interessarsi realmente della persona umana e allo stesso tempo distruggere l’ambiente naturale, la base della vita, in sostanza cioè minare il futuro dell’umanità”.
Nel messaggio, Bartolomeo evidenzia che “ogni forma di abuso e di distruzione del creato e di un suo cambiamento in un oggetto da sfruttare, costituisce una distorsione dello spirito dell’Annuncio cristiano”. “Non è per niente casuale – prosegue – che la Chiesa Ortodossa sia stata definita come la ‘forma ecologica’ del cristianesimo, in quanto è la Chiesa che ha conservato la Divina Eucarestia, come nucleo della propria vita”. Secondo il Patriarca, “il fedele Ortodosso non può rimanere impassibile davanti alla crisi ecologica. La cura e la premura per il creato sono una conseguenza e una manifestazione della fede e del suo ethos eucaristico”. Ricordando l’impegno della Chiesa ortodossa, il Patriarca invita le comunità “a sviluppare iniziative e azioni coordinate, programmi di sensibilizzazione ambientale, a organizzare convegni e omelie, affinché i fedeli prendano coscienza che la protezione dell’ambiente naturale è responsabilità spirituale di ciascuno di noi”. Inoltre, “è necessario che i giovani comprendano la loro responsabilità per applicare nei fatti gli effetti ecologici della nostra fede”.

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