Norcia: ricostruzione Basilica S. Benedetto. Mons. Boccardo (Norcia), “restituire alla città e al Vecchio Continente questo simbolo”

foto SIR/Marco Calvarese

“Si tratta di restituire a Norcia e al Vecchio Continente questo simbolo. Rimetteremo insieme le pietre, ed è giusto, faremo una nuova copertura, la Basilica tornerà ad essere luogo per le celebrazioni e il culto, ma la vogliamo anche restituire al mondo, all’Europa e a Norcia con la freschezza e la novità mai diminuita del messaggio di S. Benedetto che è un messaggio di pace, di riconciliazione, di unità, di superamento delle differenze e delle contrapposizioni”. Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, è intervenuto alla prima riunione della Commissione ministeriale di indirizzo per l’intervento di recupero della Basilica di S. Benedetto che si è svolta il 1 agosto a Norcia presso l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (Usr) – Regione Umbria post sisma 2016. All’ordine del giorno dell’organismo presieduto da Antonio Paolucci (già Ministro dei Beni Culturali, commissario del Governo per la ricostruzione della Basilica di S. Francesco in Assisi dopo il sisma del 1997 e direttore dei Musei Vaticani) c’era l’insediamento ufficiale e la definizione del cronoprogramma e delle attività. “Il concetto di restituzione – ha detto l’arcivescovo – è più profondo di quelli di ricostruzione o restauro. Perché parlo restituzione? Perché la Basilica di S. Benedetto costituisce un patrimonio non solo di arte e di storia, ma anche di fede che ha segnato la vita di intere generazioni e che continua a parlare al popolo europeo”.

Nel suo intervento il presule ha ribadito la sua visione espressa più volte, ossia di una ricostruzione che tenga conto delle ferite che il terremoto ha inferto alla chiesa. “Ciò – ha affermato – per onestà storica. Non possiamo far finta che il 24 agosto e il 26 e 30 ottobre 2016 non sia successo nulla”. “Ci occuperemo – ha commentato Paolucci – del restauro e della reinvenzione della Basilica di S. Benedetto. Il nostro lavoro consiste nel fornire ai progettisti le dritte fondamentali, i confini insuperabili, i limiti da non violare, quello che ci aspettiamo da loro”. La basilica tornerà così come era prima? “Sarà difficile- la risposta di Paolucci – di certo tornerà all’uso liturgico, religioso e al godimento pubblico. Come ci tornerà è il nostro oggetto di studio. Speriamo entro Natale di aver fatto il grosso del lavoro”. Con il futuro della basilica si delinea anche il futuro della locale comunità monastica: “quando tutto sarà ricostruito – ha detto mons. Boccardo – la Basilica tornerà ad essere luogo di culto animato dai monaci. Gli edifici che loro occupavano contempleranno: una parte riservata ai monaci (che quindi garantiranno una duplice presenza a Norcia, in monte, nel costruendo monastero di S. Benedetto e in città), una parte per l’abitazione del parroco di Norcia (quella dove risiedeva prima del sisma è difficilmente recuperabile, ndr) e una parte da riservare all’Arcivescovo” che, ha ricordato il presule, porta anche il titolo di Norcia. Anche perché, quando nel 2000 giunsero i monaci l’accordo stipulato tra il Comune e la Curia prevedeva che la Diocesi mettesse a disposizione l’Episcopio e la Curia e il Comune fornisse al Vescovo un’abitazione: questa seconda parte dell’accordo non è stata mai concretizzata”. La commissione ministeriale di indirizzo per l’intervento di recupero della Basilica di S. Benedetto, oltre a Paolucci, è composta da Giovanni Carbonara per il Mibact, Luigi Di Prinzio per il Comune di Norcia, Filippo Battoni per il Commissario straordinario, Diego Zurli per la Regione Umbria e Roberto Santarelli per l’arcidiocesi di Spoleto Norcia. Già fissata la prossima riunione: 11 settembre a Roma.

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