Diocesi: mons. Bonanno (San Marco Argentano – Scalea), lettera per giovane ucciso a Diamante. “No alla violenza, difendere la vita”

“Carissimi giovani, anche se fisicamente lontano da voi mi sento vicino con l’affetto e la preghiera per vivere insieme questo momento di grave turbamento in seguito alla tragica scomparsa del caro Francesco”. Lo scrive in una lettera monsignor Leonardo Bonanno, vescovo di San Marco Argentano – Scalea, a proposito dell’omicidio di Francesco Augieri, il 23 enne cosentino ucciso il 22 agosto scorso a Diamante (Cs) per mano di un coetaneo dopo una notte in discoteca. “Il grave fatto di sangue accaduto ha tolto la vita ad un giovane che, come voi, coltivava nel suo cuore le tante speranze per il futuro”, scrive il presule. “Ha lasciato nello sgomento e nella profonda solitudine i suoi cari, ha provocato nel vostro cuore interrogativi sul valore della vita”. Mons. Bonanno evidenzia come “nessun uomo deve morire a causa della violenza di un proprio simile”. “Troppo spesso – aggiunge – episodi che sembrano banali o nascono da motivi scherzosi si trasformano in contese e risse violente, con la perdita della ragione e l’affermarsi della forza”. Per il vescovo calabrese, “non occorre essere cristiani o cattolici per amare la vita, difenderla, custodirla, trasmetterla, anche se la fede può offrire una marcia in più perché tutto questo avvenga”.
L’invito è perché “le ragioni della civile convivenza prevalgano sull’istinto”. Invocando il Signore, mons. Bonanno prega perché “consoli, come lui sa fare, quanti nel dolore non sanno dare spiegazioni a quanto accaduto” e “faccia scoprire a ciascuno di noi come è bello percorrere sentieri di pace insieme con l’umanità del nostro tempo, che ci appare smarrita e spesso vittima di soprusi e violenza”.

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