Sinodo valdese: mons. Malvestiti (Cei), “delicata situazione migratoria” è “una preoccupazione pastorale condivisa dai vescovi italiani”

foto SIR/Marco Calvarese

“Fratelli e sorelle valdesi e metodisti, considero un autentico dono dell’Unico Signore la condivisione di questo incontro a Torre Pellice”. Così ha esordito mons. Maurizio Malvestiti, vescovo di Lodi, nell’intervento che questa mattina ha rivolto al Sinodo delle Chiese metodiste e valdesi, riunito a Torre Pellice (To). Malvestiti, accompagnato dal direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Unedi) don Cristiano Bettega, ha portato i saluti del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, e del vescovo Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione della Cei per l’ecumenismo e il dialogo. Tra i diversi temi in discussione al Sinodo, Malvestiti ha ripreso “la delicata situazione migratoria” in Italia e in Europa. “Si tratta – ha detto Malvestiti – di una preoccupazione pastorale condivisa dai vescovi italiani”, che richiede prudenza e realismo, senza “mai soffocare la fantasia e la tradizione tanto sicure della solidarietà, che animano in profondità il nostro Paese”. “Risvegliare le responsabilità delle istanze pubbliche, ad ogni livello, è dovere anche nostro – ha proseguito il vescovo –, e ci impegna parimenti a risvegliare le coscienze dei credenti perché ad imprimere nella società odierna questi valori, e le corrispondenti buone prassi, sia l’ordinaria sensibilità di credenti, che aprono cuore e mani al prossimo, instancabilmente e indistintamente, secondo il più autentico spirito evangelico”. Malvestiti ha inoltre ricordato e si è associato “all’abbraccio della speranza” che il Sinodo ha offerto alla città di Genova attraverso la colletta del culto inaugurale devoluta agli sfollati del ponte Morandi e alla messa a disposizione di due alloggi per chi ha perso la casa.

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