Migrazioni: Moavero (ministro Affari esteri), “difficoltà a trovare piena condivisione tra Stati Ue”

(da Rimini) “Pagare i contributi all’Unione europea è un dovere legale dei membri”. Lo ha detto Enzo Moavero Milanesi, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, intervenendo oggi pomeriggio al Meeting di Rimini. Parole in contrasto con quelle del vicepremier Luigi Di Maio sul possibile taglio da parte del governo italiano dei 20 miliardi di contributi l’anno all’Ue, nel caso di un mancato intervento europeo sul fenomeno migratorio. “Servirebbe, al di là della situazione della nave Diciotti, una effettiva volontà dei governi europei di condividere le questioni relative ai migranti, che non possono essere lasciate solo alla geografia fisica del nostro continente”, ha aggiunto il ministro, che ha rilevato come ci siano “purtroppo, in questa materia, e non da oggi, molte difficoltà a trovare quella piena condivisione che spesso viene annunciata a parole e raramente viene praticata nei fatti”. Il ministro ha indicato “una serie di steccati e di egoismi nazionali che non accettano l’idea di condividere l’arrivo di persone da fuori Europa, che cercano nel nostro continente un rifugio o un futuro migliore. E di conseguenza non si riesce a gestire una politica europea delle migrazioni”. La “chiara sensazione” annunciata da Moavero è stata quella di un “non governo di una questione grande”. Un “non governo che avviene a livello europeo e porta poi ciascun sistema nazionale a dover rispondere per conto proprio”. “Ma se ciò avviene è una negazione del concetto stesso di Unione europea. Una comunità che non condivide non è una comunità”.

 

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