Incontro mondiale famiglie: Gambino (Dicastero laici, famiglia e vita), “aiutare le coppie a vivere il matrimonio come vocazione”

“Aiutare le coppie a vivere il matrimonio, fin dall’inizio, come una vocazione, destinata ad abbracciare tutto il tempo della vita, perché la famiglia è il luogo dove la fedeltà di Dio si può manifestare in tutta la sua potenza e dove noi, a nostra volta, possiamo essere fedeli a Dio”. Lo ha detto Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita della Santa Sede, moderando oggi il panel dedicato al capitolo 6 di Amoris laetitia dove si invitano gli sposi cristiani a proseguire “la danza dell’innamoramento”, nell’ambito dell’incontro mondiale delle famiglie, in corso a Dublino. Il fondamento della speranza indicato è “imparare a perdonarsi fin dai primi anni di matrimonio”. Per vivere a questa “altezza” viene reputata necessaria anche la collaborazione della Chiesa: “Se i pastori devono testimoniare la loro fede nel sacramento del matrimonio, insieme, coniugi e pastori, dobbiamo tutti essere consapevoli della necessità di essere corresponsabili per il bene della Chiesa, intesa come comunione di famiglie”. Gambino ha poi evidenziato su quale “roccia” va costruito “l’atto di fede nell’indissolubilità dei nostri matrimoni”: “Abbiamo bisogno di essere sostenuti per vivere con speranza il nostro essere consorti, sapendo di vivere nella medesima sorte di sposi. Dobbiamo poter danzare verso il futuro, non con la leggerezza dell’ingenuità e della superficialità, ma con quell’energia e quella forza, che ci vengono dal saperci uniti in Dio e da Dio per tutta la vita” in modo da “lasciare nel mondo un segno di speranza”.

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