Cristiani in ricerca: tre giorni di studio a Camaldoli. “Giovani. Attraversare il nostro tempo”

“Porre l’attenzione alla questione giovanile anche in vista dell’imminente Sinodo dei vescovi, istituendo un luogo e uno spazio di riflessione per sviluppare una coscienza generazionale che, a cinquant’anni dal Sessantotto, sembra mancare”. È l’obiettivo dichiarato della nona edizione di “Cristiani in ricerca”, tre giorni di confronto (24-26 agosto) al Monastero di Camaldoli. Si tratta di “un momento di confronto di un gruppo di giovani adulti tra i venti e i quarant’anni che desiderano confrontarsi, con uno stile di ricerca, su temi d’attualità nel tentativo di scorgere strade nuove”. Il tema della nona edizione è “Giovani. Attraversare il nostro tempo”. Ad aprire i lavori oggi alle 17 nella sala del Landino Matteo Ferrari, monaco di Camaldoli, con una riflessione sulla spiritualità del giovane dal titolo “Non dire ‘Sono giovane’ (Ger 1,7)”. Sabato 25 agosto a partire dalle 9,30 condurrà il dibattito Francesco Stoppa, analista presso il Dipartimento di salute mentale di Pordenone e autore di diverse pubblicazioni tra cui “La restituzione. Perché si è rotto il patto tra le generazioni” (Feltrinelli 2011). “Il nostro tempo, una generazione” il titolo del suo intervento.
Nel pomeriggio tavola rotonda dedicata a “I giovani e le sfide del nostro tempo”. Si confronteranno Marco Ovidi, dottorando all’Università Queen Mary di Londra, Maria Francesca Murru, ricercatrice all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Federica di Lascio, attivista. Tra i temi che affronteranno: il lavoro, le nuove forme di comunicazione e partecipazione, il rapporto tra mobilità e stabilità, in un mondo in rapida trasformazione. Domenica 26 agosto “spazio al dialogo ecumenico e interreligioso per confrontarci sul rapporto tra i giovani e la fede”. La parola a Gabriella Serra, cattolica e presidente nazionale della Federazione universitaria cattolica italiana (Fuci), Yahel Alfon, ebrea giunta in Italia per studiare a Rondine Cittadella della pace e Rassmea Salah, musulmana impegnata nel sociale e nel riconoscimento dei diritti delle seconde generazioni.

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