Cattolici e politica: Elia (Meic), “democrazia in crisi. Servono credenti responsabili e significativi”

Si è chiusa a Camaldoli la Settimana teologica del Meic, dedicata quest’anno a “Democrazia e sinodalità” e che ha visto la presenza di ospiti autorevoli, tra gli altri Rosy Bindi, Ugo De Siervo, Filippo Pizzolato e Cataldo Zuccaro. Nel corso dell’ultima sessione gli oltre 110 partecipanti hanno lavorato a un breve documento conclusivo che verrà presentato nei prossimi giorni. Bilancio positivo per il presidente nazionale Beppe Elia: “Da molte parti oggi si parla di crisi della democrazia rappresentativa e noi abbiamo cercato di cogliere gli aspetti più significativi di questa crisi e di individuare anche quali sono le iniziative più importanti che da credenti dobbiamo attuare per essere oggi una presenza rilevante”. Per Elia, “in questo momento la Chiesa ha veramente bisogno di recuperare una presenza di laici credenti che sia significativa e responsabile e che sappia svolgere un ruolo attivo nell’identificazione dei problemi, nella lettura della realtà e anche nell’individuazione di possibili percorsi per affrontare le vere urgenze del Paese”. La conclusione della Settimana teologica segna anche la ripresa dopo la pausa estiva delle attività degli oltre cento gruppi territoriali del Meic. Tre le iniziative in programma le prossime settimane. Il 21 e 22 settembre all’Università di Bari si terrà un convegno su Aldo Moro e la democrazia, con l’intervento di Renato Moro e del vescovo mons. Cacucci. Il 29 settembre, all’Università Cattolica di Milano, un convegno su radici e prospettive future dell’Europa che vedrà come protagonisti Enrico Letta e il filosofo del diritto Jean-Marc Ferry. Infine il 12 e il 13 ottobre due eventi a Roma per celebrare la figura di Paolo VI, fondatore del Meic, che sarà poi canonizzato il 14 in Piazza San Pietro da papa Francesco.

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