Nave Diciotti: Garante infanzia, “attivare sistema di protezione per i minorenni sbarcati”

“Lo sbarco a Catania dei minori stranieri non accompagnati dalla nave ‘Diciotti’ ha attuato quanto previsto dalla legge 47/2017, che ne vieta il respingimento. In questo modo possiamo constatare con soddisfazione che si è dato seguito ai principi della Costituzione italiana, che all’articolo 31 tutela l’infanzia e la gioventù, e a quelli della Convenzione di New York, che all’articolo 2 riconosce uguali diritti a tutti i minorenni, senza distinzione di origine nazionale, etnica o sociale”. Così la Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano. Dopo i contatti avuti con il ministero dell’interno, stamattina la Garante Albano ha chiesto nuove informazioni sulla collocazione dei ragazzi al prefetto Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Viminale. “Intendo includere i centri nei quali sono ospitati nel consueto giro di visite finalizzate all’ascolto delle persone di minore età” dice Filomena Albano, che ha richiesto anche notizie su provenienza, età e condizioni generali dei minori sbarcati. “Quanto alla loro collocazione – prosegue – ho richiamato l’attenzione sull’opportunità di garantire risorse e strutture coerenti con l’impegno di un’accoglienza decorosa, che caratterizza il sistema italiano”. I ragazzi sono sbarcati infatti in Sicilia, territorio nel quale si concentra il 43,3% dei minori stranieri non accompagnati presenti in Italia. In tali condizioni il numero dei tutori volontari ha difficoltà a coprire tutto il territorio regionale e assicurare così, a ciascun ragazzo, il diritto di avere al proprio fianco tale figura di riferimento prevista dalla legge 47/2017.

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