50° Medellín: mons Tobón (arcivescovo), “formare discepoli missionari e operare per la promozione umana”

“Si tratta non solo di tornare a leggere il documento conclusivo di cinquant’anni fa, ma anche di tornare allo stesso spirito che animò quella Conferenza e che ci permise non solo di illuminare la Chiesa dell’America Latina, a partire dalle direttrici indicate dal Concilio Vaticano II, ma anche di arricchire tali orientamenti a partire dalla nostra esperienza ecclesiale”. Lo dice al Sir mons. Ricardo Antonio Tobón Restrepo, arcivescovo di Medellín, alla vigilia del Congresso che, dal 23 al 26 agosto si terrà proprio nella metropoli colombiana per celebrare il cinquantesimo anniversario della seconda Conferenza generale dell’episcopato americano.
“Questo momento – spiega l’arcivescovo – dev’essere nuovamente per tutta la nostra Chiesa latinoamericana uno spazio di comunione profonda, in ascolto dello Spirito, che ci porterà a guardare alla nostra missione con gli occhi di Dio”. Mons. Tobón fa poi riferimento all’omelia pronunciata proprio a Medellín, il 9 settembre scorso, da Papa Francesco, il quale ricordò che “la Chiesa in Colombia è chiamata a impegnarsi con maggiore audacia nella formazione di discepoli missionari”. E aggiungeva: “Discepoli che sappiano vedere, giudicare e agire, come proponeva quel documento latinoamericano che nacque in questa terra”. Prosegue il presule: “Penso che la sfida che il Santo Padre ci segnalava valga non solamente per la nostra Chiesa in Colombia, ma per tutta l’America Latina, chiamata da Dio attraverso la Conferenza di Aparecida del 2007 a vivere un cammino per formare discepoli missionari di Gesù Cristo”.

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