Perdonanza Bibionese: mons. Pellegrini (Concordia-Pordenone), “attacchi a Francesco su misericordia sbagliati, detrattori dimenticano peccatore riconciliato”

“Ancora una volta questa Perdonanza si è rivelata davvero un singolare privilegio spirituale che attinge la sua efficacia dal tesoro della Chiesa e dai meriti di Cristo”. Lo ha detto il vescovo di Concordia-Pordenone, mons. Giuseppe Pellegrini, nella liturgia conclusiva, a Bibione, della seconda edizione della “Perdonanza”. “Abbiamo vissuto un momento emozionante e sincero di fede attraversando per l’ultima volta la soglia della ‘porta giubilare’ di questa chiesa – ha aggiunto il presule -. Siamo stati gli ultimi – mi dicono – di un grandissimo numero di fratelli e sorelle che in questi quindici giorni come noi lo hanno compiuto, dirigendo i loro passi verso il dono della Misericordia del Signore”. Riflettendo sul tema della misericordia, il vescovo l’ha indicata come “parola centrale nella vita della Chiesa” e che “la predicazione dinamica e appassionata del nostro Papa Francesco ha contribuito a evidenziarne con maggiore forza il carattere indispensabile”. Parlando degli attacchi subiti dal Papa “da tante parti avverse, sia all’esterno ma anche – dolorosamente – all’interno della Chiesa”, mons. Pellegini ha segnalato che “molti di questi detrattori, sbagliando, individuano proprio nell’eccessivo suo richiamo alla Misericordia un errore fondamentale”, perché “relegherebbe aspetti fondamentali della nostra dottrina, come la Verità e la Giustizia, a ruoli secondari, teorizzando così una sorta di misericordia intesa soltanto nella sua ‘dimensione orizzontale’”. “Per sminuirne la portata viene facilmente etichettata come ‘buonismo’, o mero ‘sentimentalismo’, dimenticando che il peccatore riconciliato, il derelitto aiutato, l’uomo salvato sono la grande soddisfazione del nostro Dio, la ragione per la quale ha portato il nostro peccato, tutto il male del mondo, sull’altare della Croce”. Quindi, in conclusione, il vescovo ha ribadito che “solo chi fa esperienza della grazia e della misericordia del Signore ha occhi nuovi per guardare la condizione dei fratelli più esclusi, e il coraggio necessario per accostarsi alla loro fragilità e dare il personale contributo perché si sollevino”.

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