Strage di Bologna: Casellati, “non ci possono essere zone d’ombra su colpevoli e connivenze”

(Foto: AFP/SIR)

“Se alla stazione di Bologna tuttora c’è l’orologio, fermo per sempre a quel drammatico momento, a ricordarci fin dove possono arrivare l’odio e l’orrore, le Istituzioni hanno il dovere di fare in modo che il tempo non sia passato invano. E non solo per impedire il ripetersi di gesti così folli, ma anche per lenire il dolore con tutto ciò che si ha a disposizione. Non ci possono essere zone d’ombra, a partire dalla ricerca di tutti i colpevoli, di tutte le connivenze”. Lo ha affermato il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, questa mattina in apertura dei lavori nell’aula di Palazzo Madama commemorando le vittime della strage alla stazione ferroviaria di Bologna avvenuta 38 anni fa. “Il 2 agosto del 1980 fu inferta al nostro Paese una ferita insanabile. Alle ore 10.25 di quel sabato, 85 innocenti persero la vita e oltre 200 tra uomini, donne e bambini rimasero feriti”, ha ricordato la Casellati, secondo cui “questa non è, non può e non deve essere l’occasione per polemiche di alcun tipo; oggi è il giorno in cui dobbiamo onorare le vittime, le loro storie, le loro vite”. “E ricordare a noi stessi – ha proseguito la seconda carica dello Stato – come il Paese sia riuscito, anche dopo quell’infausto giorno, a rialzarsi e ricostruire le ragioni del nostro stare insieme, i valori della nostra comunità nazionale, i principi alla base del nostro Stato di diritto”. Secondo il presidente del Senato, “abbiamo ogni giorno il dovere di coltivare e tramandare la memoria di quanto accaduto, di come il terrorismo abbia cambiato per sempre la storia italiana dello scorso secolo e di come sia stato sconfitto, a tutti i livelli. L’Italia non si arrese e seppe trovare, in nome della libertà e della democrazia, la forza per costruire un Paese migliore, pacificato”.

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