Migranti: Meic Trani, “non possiamo chiudere le frontiere e alzare barriere”

Non si può “continuare a tacere davanti ai fenomeni migratori che investono ormai l’intero pianeta e al clima di odio e xenofobia dilagante che nelle ultime settimane ha contagiato persino tanti cattolici”. È quanto scrive il gruppo Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) “Lazzati-Giannetto” della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. “La fedeltà al Vangelo – prosegue la nota – invita noi laici cristiani a non farci dominare dall’indifferenza, da inquietudini e paure, da pulsioni di disprezzo, rabbia e rifiuto verso le persone migranti”. Da laici credenti “ci sentiamo responsabili di quella moltitudine di poveri” che sfuggono da guerre, fame, torture; “non possiamo chiudere le frontiere e alzare barriere al Vangelo della fraternità, dell’accoglienza, della solidarietà e della giustizia”; inoltre, “siamo vicini e grati a chi nella legalità” si adopera “nella costruzione di una società inclusiva capace di tutelare la vita di tutti”. L’auspicio è che “un’Europa, unita e solidale,” si attivi “per cercare soluzioni concrete, per l’apertura di robusti ‘corridoi umanitari’ tesi ad accogliere persone migranti come, peraltro, ha fatto la Caritas della nostra Arcidiocesi, che il 14 giugno u.s. ha accolto 18 ragazze sbarcate dalla nave ‘Diciotti’ approdata a Catania”.

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