Legalità: Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza a San Luca, 15mila beni confiscati da restituire alla società

Restituire alla società e ai territori 15mila beni confiscati alle mafie. È l’obiettivo indicato dal ministro dell’interno, Matteo Salvini, che ieri, a San Luca (Reggio Calabria) ha presieduto il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) con i vertici delle Forze dell’ordine e dell’intelligence riunito, nella villa confiscata alla famiglia ‘ndranghetista dei Pelle. Un segno forte dell’impegno a “combattere ‘ndrangheta, mafia, camorra fino a farle scomparire”, ribadito dal ministro a cittadini e giornalisti davanti al municipio di San Luca, dove prima del Cnosp ha incontrato il commissario prefettizio Salvatore Gulli e i sindaci della Locride. Presenti al tavolo anche il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, il capo di Gabinetto Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Franco Gabrielli e il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari. Sul fronte del contrasto al terrorismo internazionale è stato indicato l’aumento delle espulsioni per motivi di sicurezza collegati e con un “modello di intelligence studiato da altri Paesi nel mondo”. Reati in diminuzione per quanto riguarda la criminalità interna, risultati “dovuti non a questo o a quel ministro” ma al lavoro di squadra insieme alle Forze dell’ordine, che Salvini ha ringraziato. In calo ingressi e domande di protezione internazionale accolte, in parallelo riduzione di costi e dei tempi di lavorazione delle domande. “Lavoreremo con Paesi come Tunisia e Marocco per ridurre i flussi e favorire i rimpatri”, ha detto Salvini, che ha anche annunciato, tra le prossime iniziative, il progetto “Scuole sicure” per combattere lo spaccio di droga vicino agli istituti scolastici.

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