#SiamoQui: don Goccini (parroco Novellara), “esperienza del pellegrinaggio per i giovani immersione nella loro fragilità”

“Il tema della fragilità è molto importante per i giovani, perché se ti presenti fragile sei tagliato fuori, ti senti già al margine della strada. L’esperienza del pellegrinaggio voleva essere proprio un’immersione nella propria fragilità”. Lo ha detto don Giordano Goccini, parroco di Novellara, intervenuto alla puntata di “A Sua Immagine” dedicata all’incontro tra Papa Francesco e i giovani al Circo Massimo, a Roma. Il sacerdote ha ricordato i due momenti che hanno animato l’iniziativa “Per mille strade”, che ha condotti i giovani in cammino nella Capitale: “disperdersi in tutti i sentieri e gli itinerari del nostro Paese per poi ritrovarsi qui a Roma e raccontarsi a Papa Francesco”. “Questi giovani sono senza battaglia – ha affermato don Goccini -, quindi perdono facilmente l’ardore della loro giovinezza, perché non c’è nessuna battaglia in cui noi adulti li ingaggiamo. Credo che dobbiamo imparare a sfidare questa generazione e anche imparare a fidarci”. Secondo il sacerdote, i giovani hanno bisogno di “guide che traccino itinerari”. “I nostri nonni sapevano come si stava al mondo. Avevano libretti d’istruzione molto efficaci. Oggi tutto è cambiato, tutto è più complesso. Servono delle guide che riescano a tracciare cammini, ma che non si sostituiscano ai giovani”. Infine, la volontà degli organizzatori nell’incontro con il Papa: “Non mettere in bocca ai giovani quello che pensiamo noi preti, ma ascoltare veramente loro. Abbiamo cercato di mettere insieme dei giovani e far emergere la loro realtà”.

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