#PerMilleStrade: don Riccio (Campania), giovani protagonisti del riscatto della Terra dei fuochi

Nella Terra dei fuochi, nel carcere minorile di Nisida, nel rione Montesanto a Napoli, attraverso le periferie reali ed esistenziali della regione per “provare a riconoscere le opportunità di un territorio conosciuto più per i suoi lati negativi ed essere protagonisti del suo riscatto”. Per don Francesco Riccio, incaricato della pastorale giovanile della Campania, l’esperienza dei pellegrinaggi che ha visto camminare i ragazzi campani lungo due rotte è servita a “far emergere domande di senso” e a “puntare i riflettori sulla vita quotidiana, reale”. “La dimensione del viaggiare – spiega don Riccio – ti porta ad incontrare le persone, a guardarti intorno, a riflettere. Ti lamenti perché per mangiare devi fare la fila, ma poi qualcuno ti fa pensare che altri sarebbero ben contenti di farla quella fila pur di poter avere un po’ di cibo. E che la fatica che stai facendo a camminare non è nulla rispetto a quella che affrontano i profughi nei loro viaggi”.
“Abbiamo fatto dei percorsi nei nostri territori, unendo storia, tradizioni, figure di santi e realtà concrete. In regione non c’erano antiche vie di pellegrinaggio o itinerari già pronti, li abbiamo dovuti inventare”, racconta don Riccio. “Ora però – sorride – esistono, abbiamo scritto dei cammini per le nostre Chiese, che da domani potranno essere utilizzati”. Anche questo è un “segno”, un’eredità, un frutto di “Per mille strade”.

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