La Pira venerabile: Primicerio (Fondazione La Pira), “una festa per tutti coloro che fanno politica perché vogliono bene alle persone”

“Siamo arrivati a questo traguardo che è una festa per la Fondazione La Pira ma anche per tutti coloro che fanno politica perché vogliono bene alle persone”. Così il presidente della Fondazione La Pira, Mario Primicerio, commenta la decisione di Papa Francesco per la promulgazione del decreto con si riconoscono le virtù eroiche del Servo di Dio Giorgio La Pira. “Questo riconoscimento – aggiunge Primicerio, che di La Pira fu collaboratore – deve aiutare a fare in modo che nel mondo cristiano e più in generale tra tutti i cittadini ci si renda conto che la politica non è un optional, che è il dovere di tutti, per fare in modo che l’ingiustizia venga ridotta”. “Ciascuno deve fare la sua parte, nel suo ambito, che sia ambito di preghiera, di azione, di lavoro, anche nell’impegno politico”, prosegue l’ex sindaco di Firenze, per il quale “La Pira scriveva che la politica è un impegno di umanità e di santità: è quello che ricorda anche Papa Francesco quando dice che bisogna impegnarsi per la politica con la P maiuscola”.
Primicerio esprime anche gratitudine per gli arcivescovi di Firenze che hanno seguito la causa di beatificazione: il card. Silvano Piovanelli che l’ha istituita, il card. Ennio Antonelli che ha chiuso la fase diocesana, il card. Giuseppe Betori che ha seguito la fase romana. E poi i postulatori che si sono avvicendati: padre Innocenzo Venchi, il professor Vittorio Peri e padre Gianni Festa.

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