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Parlamento Ue: Morawiecki (premier Polonia), “sì all’Europa delle nazioni secondo la visione di De Gaulle”

(Strasburgo) La Cortina di ferro e il suo superamento, le “radici cristiane” dell’Europa, la “difesa dell’identità europea”. Marteusz Morawiecki, premier polacco, tiene un lungo discorso dinanzi all’Europarlamento, partendo dalla storia del suo Paese e del continente che, dice, ha di fronte sfide enormi, “non una, ma più crisi assieme”: economia, sicurezza, migrazioni, “la politica di aggressione della Russia”, le instabilità in Medio Oriente e Africa. Sfide che necessitano di un’Europa “più forte”, che “non sottrae poteri e competenze agli Stati”, un’Europa delle nazioni “secondo – afferma – la visione di De Gaulle”. Quindi un’analisi del populismo e dei nazionalismi: “Molti cittadini europei sono contro l’integrazione, è un segnale degli errori fin qui commessi. Quindi anziché additare il populismo dovremmo interrogarci sui motivi che lo generano, perché le persone vogliono libertà vogliono decidere per sé e per la propria famiglia, vogliono avere la certezza di contare e di essere ascoltate”. Tre i punti sui quali Morawiecki si sofferma per “riformare l’Europa”: costruzione del mercato unico; sicurezza e difesa; “unione dei cittadini”. Elenca una serie di successi del governo polacco negli ultimissimi anni, insiste sulla lotta all’evasione fiscale e sulla necessità di maggiori spese per armamenti e cybersicurezza. “I cittadini – afferma – vogliono una Ue che difende le frontiere dall’immigrazione”; ai Paesi di origine dei flussi “dobbiamo dare la canna per pescare, non il pesce”. Dell’Ue apprezza la politica di coesione (quella che fornisce fondi strutturali ai Paesi membri) e dice “no a un’Europa sovrana”, perché “la forza dell’Europa si basa sulla sovranità e la forza dei suoi Stati membri”.

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