Parlamento Ue: in plenaria voci critiche al discorso del premier polacco. “Riportate il Paese tra le democrazie liberali”

Manfred Weber, capogruppo dei Popolari all'Europarlamento

(Strasburgo) La risposta più dura al discorso del premier polacco Morawiecki dinanzi all’Europarlamento viene da Manfred Weber, capogruppo dei Popolari. In Polonia “non c’è libertà, lo stato di diritto è messo in discussione, la tv statale non è un media libero ma uno strumento di propaganda in mano al governo”, afferma il politico tedesco. “Lei – dice rivolto al premier – ha perso l’occasione oggi per spiegare cosa sta succedendo nel settore della giustizia”, con un attacco all’indipendenza della magistratura. “La gente manifesta nelle piazze”, dice, e “l’Ue non volterà le spalle, non abbandonerà il popolo polacco” in questa situazione. Il commissario Ue Valdis Dombrovskis, lettone di origine polacca, richiama le “leggi polacche che mettono in pericolo l’indipendenza dei giudici”. Guy Verhofstadt, belga, capogruppo dei liberali, afferma: “Caro Morawiecki, l’Europa non è solo un mercato unico, ma una comunità di valori. Valori che voi non state rispettando”. “State liquidando il sistema di pesi e contrappesi tipico delle democrazie liberali. Faccia marcia indietro e riporti la Polonia in Europa”. Durante il dibattito in emiciclo vengono richiamate anche la proposta di legge sull’aborto in itinere al parlamento di Varsavia, la mancata solidarietà sul versante migratorio. A sostegno del discorso del premier polacco si schierano i deputati del partito di governo in Polonia, Pis (Diritto e giustizia), i britannici favorevoli al Brexit, i gruppi euroscettici e dell’Europa delle nazioni.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy