Ordo virginum: istruzione “Ecclesiae Sponsae Imago”, “radicate nella porzione del popolo di Dio in cui già vivono”

Il radicamento alla diocesi è uno dei tratti particolari delle vergini consacrate: “Chiamate a far risplendere nella loro esistenza la carità che è principio dell’unità e della santità dell’intero corpo della Chiesa, le donne che ricevono questa consacrazione restano radicate nella porzione del popolo di Dio in cui già vivono e in seno alla quale si è compiuto il discernimento vocazionale e la preparazione alla consacrazione. A questa Chiesa particolare sono infatti legate da uno speciale vincolo di amore e di appartenenza reciproca”. Nell’istruzione “Ecclesiae Sponsae Imago” si precisa che “è compito del Vescovo diocesano accogliere come dono dello Spirito le vocazioni alla consacrazione nell’Ordo virginum, promuovendo le condizioni affinché il radicamento delle consacrate nella Chiesa a lui affidata contribuisca al cammino di santità del popolo di Dio e alla sua missione”. In quanto responsabile dell’ammissione alla consacrazione, “il Vescovo diocesano presiede alla raccolta degli elementi di conoscenza di ciascuna candidata, stabilisce le modalità con cui svolgere un adeguato percorso di formazione e porta a compimento il discernimento vocazionale”. Tenendo conto delle concrete circostanze, inoltre, “il Vescovo diocesano valuterà di quali collaborazioni servirsi affinché sia assicurata all’Ordo virginum un’adeguata cura pastorale, che sia coerente con le peculiarità di questa forma di vita”.

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