Funerali don Carlevaris: mons. Nosiglia (Torino), “testimone coerente nel riconoscimento dei diritti dei lavoratori”

Un sacerdote impegnato “per gran parte della sua vita a favore dei diritti dei lavoratori e del mondo del lavoro, nella nostra città”. Così mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha ricordato don Carlo Carlevaris nell’omelia che ha pronunciato stamani, durante i funerali, che ha celebrato nella chiesa grande del Cottolengo. Il presule ha invitato a ripensare “la testimonianza della carità”, coniugando “carità e giustizia”. La risposta della Chiesa alle diverse emergenze sociali, ha sottolineato l’arcivescovo, “non può essere solo l’assistenzialismo”, che “lascia le persone sempre succubi di aiuti e sussidi”. Ma “deve anzitutto operare perché siano adempiuti gli obblighi di giustizia così che non avvenga che si offra come dono di carità ciò che è già dovuto a titolo di giustizia”. Di qui l’invito a “denunciare senza stancarci i potentati economici e politici che perseguono propri interessi personali o di cordata a scapito del bene comune e di ogni regola etica di solidarietà ed equità”. Un impegno che continua con “il riconoscimento di quei diritti fondamentali propri di ogni uomo e che garantiscano la promozione della dignità di ogni persona”. Aspetti che don Carlevaris ha curato “con massimo impegno e responsabilità”, “pagando anche di persona ma rimanendo sempre in questo campo un testimone coerente ed esemplare per tutti”. Mons. Nosiglia, infine, ha indicato il debito della Chiesa di Torino verso il sacerdote, perché “con le sue scelte, anche controcorrente, l’ha stimolata a uscire fuori da una sudditanza dal potere economico e politico del suo tempo e ha contribuito a rinnovarla e a renderla più fedele al Vangelo e all’uomo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy