Anticoncezionali alle minorenni: “La Voce e il Tempo” (Torino), “la vera prevenzione nella formazione”

“La prima vera prevenzione si trova in una pedagogia volta a formare l’individuo e il cittadino, non delegando alla medicina e ai servizi sociali ciò che dovrebbe essere primo appannaggio della scuola e della famiglia”. Lo scrive il settimanale della diocesi di Torino, “La Voce e il Tempo” in riferimento al provvedimento approvato ieri dal Consiglio regionale del Piemonte che consente la distribuzione gratuita, nei consultori piemontesi, di anticoncezionali alle minorenni. “L’iniziativa viene giustificata come una conseguenza dell’approccio ‘laico’ che si vuol dare al problema. In realtà questo approccio è strumentale e fuorviante perché fa diventare normali, e persino banali, comportamenti che non aiutano la crescita umana, serena ed equilibrata delle nuove generazioni”, si legge. Il messaggio che passa con questo provvedimento, secondo “La Voce e il Tempo”, è che “l’educazione alla sessualità è solo un problema di ‘strumenti materiali’ (il profilattico, la spirale, ecc.); e si esclude invece qualunque intervento della ‘filiera educativa’, dalla famiglia, alla scuola, all’associazionismo giovanile”. “L’anticoncezionale, a questa stregua, diventa come l’aspirina”. Quella denunciata dal settimanale diocesano è “una cultura individualista e sessista, portatrice di una visione puramente strumentale del corpo e della vita”. “I ragazzi hanno bisogno di ben altro per formarsi a gestire la loro sessualità, considerando quanto le scelte che si fanno negli anni giovanili sono decisive per il resto dell’esistenza”.

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