Ministranti: mons. Oster (Dbk), “possiamo contribuire a creare maggiore unità in Europa”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“I giovani presenti possono essere messaggeri di pace. Come Chiesa potremo contribuire a creare maggiore partecipazione all’unità dell’Europa piuttosto che diffidenza e presa di distanze”. Lo ha detto mons. Stefan Oster, presidente della Commissione per i giovani della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) e vescovo di Passau, presentando oggi pomeriggio a Roma il pellegrinaggio internazionale dei ministranti. Dalla Germania sono 50mila i giovani giunti nella Capitale per l’iniziativa in programma fino al 3 agosto. Momento centrale sarà domani l’udienza con Papa Francesco. “I ministranti sono coloro che più facilmente possono essere avvicinarsi alla liturgia e imparano a essere una comunità in preghiera”. Tra loro, molti sono giunti a Roma per la prima volta. Ricordando i prossimi appuntamenti ecclesiali che riguardano i giovani, come la Gmg di Panama e il Sinodo dei vescovi, il presule ha auspicato che “contribuiscano a uno sguardo rinnovato della Chiesa e verso la Chiesa”. Infine, una considerazione sulla vicinanza dei giovani alla Chiesa. “La società che tende a secolarizzare la comunità è forse più forte di quello che trasmette la Chiesa – ha affermato -. Grazie alla digitalizzazione ci sono elementi molto particolari che si trasmettono. La nostra speranza è che, se qualcuno è stato ministrante per tanto tempo, da adulto se ne ricorda e tiene in particolare considerazione il messaggio della Chiesa nella propria vita”.

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