Giovani: mons. Savino (Cassano all’Jonio), “non sono problema ma grande capitale umano”

“Quando parliamo di giovani e ai giovani, dobbiamo abbandonare approcci che oscillano tra paternalismo e assistenzialismo, lamentazioni e giudizi precostituiti, facendo, invece, prevalere la voglia di cambiamento e la generosità di tutti, in un incontro intergenerazionale” perché “i giovani non sono un problema ma il grande capitale umano, una preziosa risorsa”. A scriverlo, in una lettera alla diocesi in vista dell’assemblea pastorale del 14, 15 e 21 settembre, è mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio. “Generare i giovani alla vita e alla fede nella comunità cristiana: una sfida educativa”, il titolo dell’assise, è “una felice coincidenza” – scrive il presule – perché “la nostra Assemblea si svolgerà in concomitanza del Sinodo”. Richiamando Papa Francesco, il vescovo cassanese ha invocato la “corresponsabilità che deve portarci a sognare, a progettare con audacia, ad essere accanto e con i giovani, ad attivare processi di cambiamento, liberandoci dai luoghi comuni”. Indicando il percorso pastorale diocesano, il presule ha voluto “suggerire” tre verbi, “uscire”, “vedere”, “chiamare”, gli stessi “riportati nel Documento preparatorio del prossimo Sinodo”. “I giovani sono soggetti che hanno diritto a essere accompagnati. Tutti i giovani, nessuno escluso! E la comunità dei credenti deve sentirsi responsabile del compito di educare le nuove generazioni e, per questo, le comunità cristiane devono essere non formali o autoreferenziali, quasi delle elite o delle caste, ma comunità credibili e autorevoli, che fanno del Vangelo la loro scelta di vita e dell’Eucarestia il fondamento della fraternità”.

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