Papa Francesco a Palermo: mons. Lorefice (arcivescovo), “viene a sostenere una Chiesa ‘prossima’ alla vita ordinaria degli uomini”

“Papa Francesco viene in Sicilia a sostenere una Chiesa chiamata a ripartire con sguardo evangelico dalla realtà della vita degli uomini di questo nostro tempo”. Una chiesa che “può essere credibile solo se esce dalle sagrestie e sta sulla strada e tra le case degli uomini e delle donne”. Lo scrive l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice, nel numero di agosto-settembre di Vita Pastorale, anticipato al Sir. Quella auspicata è una chiesa “nunzia”, “prossima”, “lì dove scorre la vita ordinaria e il tempo feriale, lì dove il volto degli umani è rigato da dolore, lì dove abitano i vinti e gli scarti della terra, dove stanno le vittime delle ingiustizie umane e dei poteri subdoli e mafiosi”. Il presule sa bene che “in Sicilia, a Palermo, non si può annunciare la potenza redentiva dell’Evangelo in forma astratta e disincarnata, ma a partire dalla realtà di una terra violentata e abusata dalla mafia, facendo memoria delle vittime di ieri e di oggi”. Il Papa sarà a Palermo, il 15 settembre, per il 25° anniversario dell’uccisione per mano mafiosa di don Pino Puglisi, che “in tutto l’arco del suo ministero si è fatto interpellare dalla storia concreta in cui ha vissuto ed esercitato la sua azione pastorale”. E il suo martirio riconosciuto dalla Chiesa in odium fidei – sottolinea l’arcivescovo – è anche una “condanna della mafia e dei suoi fini”. Avendo conosciuto personalmente don Puglisi, mons. Lorefice ricorda di lui “la testimonianza che è possibile una Chiesa profetica, libera e fedele a Cristo”. “Da lui ho ereditato l’insegnamento che la Chiesa diventa profetica nella misura in cui è povera, non cerca appoggi né privilegi e vive sulle strade degli uomini e delle donne, confidando solo nella potenza della debolezza esaltante del Vangelo di Gesù Cristo”.

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