Infanzia: Save the Children, a Ventimiglia ragazzine vittime di “survival sex” per passare la frontiera

In Italia, alla frontiera di Ventimiglia, le minorenni in transito provenienti per lo più dal Corno d’Africa e dai Paesi dell’Africa-sub-sahariana vengono indotte a prostituirsi per pagare i passeurs somme tra i 50 e i 150 euro per per attraversare il confine o reperire cibo o un posto dove dormire. E’ il fenomeno del “survival sex” su cui il rapporto di “Save the Children “Piccoli schiavi invisibili 2018” lancia oggi l’allarme. “Una situazione aggravata anche dopo lo sgombero, ad aprile 2018, dell’accampamento informale nell’area lungo il fiume Roja”, denuncia l’organizzazione. Da allora, gli operatori di Save the Children hanno rilevato la permanenza in strada di molti minori “in condizioni degradanti, promiscue e pericolose che vengono alleviate soltanto dalle associazioni che offrono assistenza legale, connessione a internet e altri beni di prima necessità”. Al 31 maggio 2018, 4.570 minori risultano irreperibili nel nostro Paese, hanno cioè abbandonato le strutture di accoglienza, in particolare nelle regioni del sud. Si tratta per lo più di minori eritrei (14%), somali (13%), afgani (10%), egiziani (9%) e tunisini (8%) . L’ingresso nell’invisibilità espone i minori in transito a rischi notevoli, in particolare le ragazze minorenni dal Corno d’Africa. Il flusso di migranti eritrei a Ventimiglia nei primi mesi del 2018 ha fatto registrare un notevole incremento rispetto all’anno precedente, quando erano appena il 10% dei transitanti.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy