Colombia: decreto per regolarizzare mezzo milione di venezuelani. A Cucuta momento di fraternità con vescovo e sacerdoti

Il Governo colombiano, con un decreto datato 25 luglio e diffuso ieri, ha emanato nuove norme per concedere il permesso speciale di permanenza temporanea per consentire una regolarizzazione dei circa 442mila venezuelani presenti nel Paese come irregolari. Attraverso il decreto i migranti possono accedere al mercato del lavoro e ai servizi di base. Attualmente i migranti venezuelani regolari in Colombia sono circa 380mila, per un totale di oltre 800mila presenze. Un numero destinato a salire, dato che ogni mese sono tra i 40 e i 50mila i venezuelani che arrivano in Colombia dal paese vicino. A queste si devono aggiungere il milione e mezzo circa di venezuelani in possesso della “Tarjeta de movilidad fronteriza”, che consente loro di passare il confine e ritornare poi in Venezuela entro la giornata. Va sottolineato che molti venezuelani passano per la Colombia ma raggiungono poi altri Paesi dell’America Latina: oltre mezzo milione coloro che sono usciti dalla Colombia, dopo aver attraversato il Paese. Intanto, come segnala il sito della Conferenza episcopale colombiana, nella città frontaliera di Cúcuta si è vissuto un momento di fraternità, con un incontro tra il vescovo Víctor Manuel Ochoa Cadavid con il vescovo della diocesi confinante di San Cristóbal, Mario del Valle Moronta, che era accompagnato da 17 sacerdoti venezuelani.
La delegazione venezuelana ha servito alla mensa allestita in Colombia per i migranti venezuelani. Mons. Moronta ha avuto parole di elogio per i volontari venezuelani che ogni giorno attraversano il confine per affiancarsi alla diocesi colombiana nell’aiuto ai propri connazionali. Mons. Ochoa, dal canto suo, ha messo in evidenza i vincoli di fraternità fra i due popoli, arricchiti dai gesti di carità che vengono compiuti.

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