Libertà religiosa: Pence (vice presidente Usa), “Turchia deve rilasciare il pastore Andrew Brunson”

(da New York) “La Turchia deve rilasciare il pastore Andrew Brunson o si prepari a fronteggiare le conseguenze. Significative sanzioni saranno imposte dall’America al governo turco se non rimanderà a casa il pastore”. Mike Pence, vice presidente degli Stati Uniti, invia un messaggio al governo di Erdogan durante il discorso ufficiale pronunciato in occasione della giornata conclusiva del “Ministerial To Advance Religious Freedom”, l’incontro internazionale per promuovere la libertà religiosa che si sta tenendo a Washington. Il pastore evangelico Andrew Brunson è stato arrestato nel 2016 a seguito del tentativo di colpo di Stato in Turchia che ha visto finire in prigione migliaia di persone e tra questi anche esponenti di comunità religiose. “Per oltre un anno il pastore è stato detenuto senza precisare alcun capo di accusa e solo lo scorso anno è stato precisato che con la sua fede stava dividendo la Turchia”, ha proseguito Pence dichiarando l’accusa priva di “qualsiasi credibile evidenza”.

Proprio ieri, il governo turco ha concesso gli arresti domiciliari al pastore e lo ha trasferito dalla prigione di Buca, dotandoli al contempo di un apparecchio elettronico che ne monitorerà spostamenti e discorsi. “Questa mossa è uno sviluppo positivo, ma non è abbastanza”, ha dichiarato il segretario di Stato, Mike Pompeo, nel suo discorso all’assemblea di Washington dove è presente la figlia del pastore americano. Pompeo ha promesso di insistere con le autorità turche per “risolvere immediatamente il caso in modo trasparente ed equo”.

Pence nel suo discorso ha lanciato una stoccata all’Iran, dove “tutte le persone non godono di alcuna libertà e figurarsi le minoranze religiose di sunniti, cristiani e baha’i”. Il vice presidente ha lanciato un appello alla popolazione iraniana “che ha a lungo sofferto” perché faccia pressione sul proprio governo, forte del sostegno statunitense, “per garantire un futuro di pace e di libertà per il resto del popolo. I valori della libertà religiosa non possono nascere nelle autocrazie, nelle dittature e nelle persecuzioni”.

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