Fiction: Scaraffia, “la religione presentata più vicina al genere mistery che al cristianesimo”

“Esercita un fascino inquietante la serie ‘Il miracolo’, attrae e al tempo stesso riempie di disagio, in questo simile a un’altra serie “religiosa” di grande successo, ‘The Young Pope’. Troviamo in entrambe la religione presentata come più vicina al genere mistery che al cristianesimo”. Lo scrive Lucetta Scaraffia nell’ultimo numero di “Vita e Pensiero”, sostenendo che “le si possono definire per questo motivo post-cristiane: del cristianesimo rimane la facciata ma niente della sostanza, cioè dell’insegnamento evangelico”. Secondo Scaraffia, “la risposta che queste serie offrono all’esigenza religiosa è che esiste un potere misterioso, di cui non sappiamo quasi nulla se non che può essere contattato attraverso la preghiera. Una preghiera anch’essa che ha poco di cristiano”. Il riferimento è alla serie “Il miracolo”, che “si tratta di una preghiera ossessiva, praticata da una setta di tipo orientale, che mescola crocifissi a esercizi yoga, in una forma esasperata, molto vicina al fanatismo”. “Il potere misterioso, eventualmente attivato attraverso la preghiera, è impersonale – sostiene Scaraffia -, parente stretto delle energie che agiscono, più o meno incontrollate, nei romanzi mistery. Per capirci, più vicini a Harry Potter che a Gesù”. Un cenno anche ai simboli religiosi, come la statuetta della Madonna che piange sangue: “Sono solo una possibile via di espressione di questa forza, della quale chiunque viene in contatto cerca di appropriarsi, eventualmente anche attraverso la ricerca scientifica”.

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