Diocesi: Perugia-Città della Pieve, il card. Bassetti ha incontrato due famiglie siriane assistite dalla Caritas

“Quello della migrazione è un fenomeno che la Chiesa italiana sente suo seguendolo con particolare attenzione e contribuendo ad una sua risoluzione nel sostenere concretamente anche l’iniziativa del corridoio umanitario promossa dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla Caritas italiana, in collaborazione con il Governo”. Lo ha ricordato quest’oggi il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, incontrando a Perugia due famiglie siriane, giunte in Italia dal Libano proprio grazie ai corridoi umanitari, oggi assistite dalla Caritas diocesana ed ospitate in strutture messe a disposizione da una parrocchia della città e da un movimento ecclesiale. Ad accompagnare le due famiglie c’erano il direttore e il condirettore della Caritas diocesana, il diacono Giancarlo Pecetti e sua moglie Luisa. Una famiglia è arrivata un anno e mezzo fa, l’altra da poche settimane. Bassetti ha chiesto ai quattro genitori come si trovano a Perugia. “Come sempre all’inizio è difficile – hanno risposto – ma piano piano abbiamo cominciato ad abituarci a questa nuova vita in questo nuovo Paese, conoscendo un po’ più la sua lingua. Stiamo cercando lavoro, perché è una cosa molto importante. Noi, in Siria, lavoravamo”. Il cardinale ha ascoltato con attenzione i loro progetti ed è rimasto colpito dalla determinazione di trovare lavoro che è essenziale per ricostruirsi una vita serena per sé e per i propri figli. E in questo – è stato rimarcato – la Chiesa non può non aiutare queste persone affinché i loro “sogni” diventino realtà. Per le due famiglie l’arcivescovo ha avuto parole di incoraggiamento e di vicinanza, raccontando quando è stato in Libano e ha visitato alcuni luoghi di accoglienza per tante famiglie cristiane fuggite dalla Siria in guerra. “La ricerca di un lavoro – ha evidenziato Pecetti – è un’impresa non facile, ma non impossibile, anche se il momento è alquanto difficile per gli stessi italiani”. Oltre alle due famiglie siriane giunte con il corridoio umanitario, l’arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve, attraverso il suo progetto di accoglienza richiedenti protezione internazionale avviato con l’acuirsi del fenomeno migratorio, assiste cinque nuclei familiari, tre provenienti dal continente africano e due da quello asiatico, e due giovani mamme con bambini. Per tutti loro sono stati avviati dei percorsi di sostegno socio-culturale ed economico rivolti alla loro integrazione nel tessuto perugino, secondo quanto disposto dalle Istituzioni civili preposte in materia.

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